Dolomiti

Le Dolomiti sono la più celebre sezione delle Alpi Orientali. La massima quota delle Dolomiti è rappresentata dalla sommità della Marmolada (3342 m slm). Recentemente dichiarate dall'UNESCO Patrimonio Naturale dell'Umanità, le Dolomiti sono montagne fantastiche, dove foreste di guglie rocciose si ergono su valli verdi. Questi luoghi sono quelli in cui il turismo alpino, e l'alpinismo di cui esso era in origine parte preponderante, hanno gran parte delle proprie radici. Furono i turisti inglesi e tedeschi del periodo romantico a fare conoscere al mondo la magia di questo mondo incantato, dove le antiche parlate dei ladini si sono mescolate al tedesco dei tirolesi e fino a pochi anni fa si narravano storie nate migliaia di anni fa. Le Dolomiti, a dispetto di una lunga storia dei loro territori, hanno acquisito tale nome piuttosto recentemente. Esso deriva infatti da Déodat de Dolomieu, il naturalista francese che per primo ne studiò e descrisse la roccia. Con un articolo pubblicato nel 1791 de Dolomieu parlò per primo della particolare roccia che costituisce un ampio settore delle Alpi. Fu in suo onore che un altro naturalista, Théodore de Saussure (figlio dell'organizzatore della prima ascensione al Monte Bianco), chiamò "dolomia" la roccia dopo averla a sua volta studiata. Il termine è diventato ormai di universale, tanto che persino nelle locali parlate ladine i monti vengono chiamati "Dolomites".
Le Dolomiti meritano senz'altro una visita, ma i massicci più celebrati soffrono l'affollamento estivo nonché fenomeni di gravissimo degrado ambientale prodotti da un adattamento turistico spesso dissennato ed in genere di cattivo gusto. Ma le Dolomiti sono grandi ed esistono molti gruppi negletti, ignorati dai turisti, dove è possibile ritrovare l'antico spirito che incantò gli uomini e fece nascere le leggende rese celebri dalle pubblicazioni di Karl Felix Wolff.


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Le gite
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16 agosto 2009, Cinque Torri
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