Abbiamo visto nella pagina sull'acquisizione di dati pubblici che in alcuni casi sono disponibili dei files raster, a volte definiti DTM, che in realtà non contengono i dati relativi alla quota delle celle. Si tratta dei modelli del terreno a ombre, in inglese chiamati "hillshade".
Un modello del terreno a ombre è un'immagine che rappresenta una certa porzione di superficie terrestre ipotizzando che venga colpita dalla luce solare da un direzione convenzionale. Alle celle del file raster è associato un valore di intensità luminosa a 8 bit, ovvero un numero che varia da 0 (buio) a 255 (pieno sole). Quando caricate su QGIS un file raaster di questo tipo la cosa che ottenere è un'immagine in scala di grigi in cui le celle col valore 0 sono nere, quelle con valore 255 sono bianche e i valori intermedi sono altri 254 livelli intermedi (254 sfumature di grigio).
Provate a scaricare dal sito web della Regione FVG (vedi qui) il DTM relativo all'elemento 1:5000 codice 018152 con sistema di riferimento EPSG 3004. Dalla cartella compressa che scaricherete estraete questi due files:
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Immagine a scala di grigi che rappresenta la quota (DTM vero) | Immagine a scala di grigi che rappresenta la superficie con ombre (falso DTM) |
Se guardate la barra dei menu e aprite quello Visualizza, troverete lo strumento Informazioni elementi. Prendetelo e provate a cliccare su un punto qualunque dopo avere selezionato il file .asc (vero DTM). Vedrete comparire nel pannello dei risultati un numero che è superiore a 255, quella è la quota reale del punto cliccato rispetto al geoide, ovvero allo 0 convenzionale che spesso chiamiamo anche "livello medio del mare" (ma non lo è veramente).
Se ripetete l'operazione selezionando il file HLS, il risultato sarà un numero variabile fra 0 e 255, ovvero l'intensità teorica dell'illuminazione da parte del Sole. Notate che questo tipo di rappresentazione, anche se non ci dice nulla sulla quota, è utile per capire la morfologia del terreno. Il vero DTM richiede un po' di interpretazione per capire pendenze e orientamento dei versanti, un modello a ombre è molto più diretto. Ricordatevi solo un elemento importantissimo: il Sole "convenzionale" è piazzato ben in alto a NO, ovvero in un posto dove alle nostre latitudini non c'è mai.
Se desiderate creare il vostro modello a ombre della superficie, potete farlo piuttosto facilmente. Caricate il vero DTM, il raster che contiene le quote delle celle sul livello mare convenzionale. Andate sul menu Raster -> Analisi -> Ombreggiatura.
Si aprirà una finestra di dialogo che vi chiederà di indicare quale sia il raster che contiene la quota dei punti. Quale sia la banda in cui è contenuto il valore di quota (nel nostro caso c'è una sola banda, non possiamo sbagliare). Il fattore di esagerazione verticale, ovvero se volete che le quote siano usate così come sono (impostate 1) o moltiplicate. Se scegliere un valore 2 ad esempio il calcolomostrerà un ombreggiamento molto più accentuato, come se le gole fossero profonde il doppio e i picchi alti il doppio rispetto alle gole. Potete poi scegliere l'azimut, ovvero la direzione in cui si trova il Sole. Se impostate 180 sarà S esatto. L'azimut parte da 0 = Nord, gira in senso orario (ad esempio 90 = Est) e torna su a 360 = Nord. L'altitudine della luce è l'angolo fra l'orizzonte e il Sole. Provate a impostare 45°.
Lasciate che crei un file temporaneo e lanciate il calcolo. Otterrete questa immagine, una superficie ombreggiata molto diversa all'apparenza da quella del file HLS che avete scaricato.